sabato 20 febbraio 2016

Africa Mission: superare lo stereotipo

Interessante l'incontro con le operatrici di Africa Mission Pamela e Giulia che hanno coinvolto i giovani del Raineri-Marcora in riflessioni stimolanti.
Le classi del biennio si sono confrontate con la realtà dell'Africa conoscendo una significativa associazione che da anni opera in questi territori.




Si è partiti con il video "Te eyes of a child" dove i bambini ci insegnano non bloccarci dinanzi alla diversità.

Il corto "The lunch date" ci ha poi messo davanti agli occhi come il pregiudizio ci condiziona

Infine "African Men. Hollywood Stereotype" ha sottolineato come nell'immaginario collettivo è visto lo stereotipo dell'africano.


Infatti i luoghi comuni nei confronti del continente africano sono criminalità, corruzione, povertà, malattie, guerre.
L'incontro con Africa Mission ci ha invece presentato l’altra Africa, quella non descritta, non raccontata, non sparata sui titoloni dei giornali forse perché troppo diversa – appunto – da quello a cui siamo stati abituati a pensare del continente.
Pamela e Giulia hanno messo in evidenza ciò che fa Africa Mission per l'Uganda: un grande lavoro di promozione umana valorizzando la cultura nativa dei popoli africani
In oltre 40 anni di attività, il Movimento ha portato aiuti in Ghana e Nigeria, Mozambico, Etiopia, Eritrea, Angola, Sudan, Tanzania, Rwanda, Guinea Bissau, Ciad, Zaire, Somalia, Niger e Madagascar, concentrando il suo impegno soprattutto in Uganda.
Africa Mission racconta, attraverso il suo operato, lo stile della carità che significa:
accoglienza presso le sedi di Kampala e Moroto,
ascolto dei poveri, dei missionari, dei volontari, dei sostenitori e dei collaboratori,
rispetto dell’uomo, delle differenze e della povertà,
attenzione alla realtà che ci circonda, alle povertà e alle sue cause,
concretezza negli interventi mirati e realmente utili alla vita di chi si vuole aiutare,
condivisione dell’impegno, delle fatiche e delle responsabilità, dono del proprio tempo, delle proprie capacità, delle proprie risorse e di se stessi.


giovedì 18 febbraio 2016

LUCA: il Vangelo della Misericordia


Luca si preoccupa di insistere sul fatto che il Vangelo della grazia, della misericordia di Dio, non viene compreso.
Infatti, i farisei e gli scribi mormoravano perché a Gesù si avvicinavano tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo: «Costui - dicevano - riceve i peccatori e mangia con loro» (Luca 15,2). 
Mormoravano coloro che vivono le pratiche religiose e perciò si ritengono in possesso di diritti acquisiti rispetto al Regno di Dio; tuttavia tale opposizione alla parola di grazia di Gesù non viene espressa in forma diretta, bensì mediante allusioni, riferimenti vaghi, piccole frasi che contengono mezze verità e sono messe in giro, sottintesi. 
Dire una mezza verità, con dei sottintesi, è il modo con cui da sempre ci si mette contro il Vangelo della grazia.
Gesù non pronuncia una difesa; semplicemente ribadisce il messaggio della misericordia, perché la parola di Dio è luce e non ha bisogno di essere illuminata da altro.
   Carlo Maria Martini
   
                  
"Io nono sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano" Lc 5, 27-32

"Padre, ho peccato verso il cielo e davanti a te" Lc 15, 1-3.11-32




sabato 6 febbraio 2016

Primo Libro dei RE

Raffaello: "Il giudizio di Re Salomone" - Musei Vaticani
In Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte e gli disse: «Chiedimi ciò che io devo concederti». 
Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide mio padre con grande benevolenza, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come avviene oggi. 
Ora, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi. 
Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare.
Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?» 1 Re 3,5-9